L’ABC del Rally

  • Allegato J – Si tratta di una serie di norme comprendenti le caratteristiche specifiche dei diversi Gruppi e le prescrizioni sui dispositivi di sicurezza e sulle altre dotazioni delle vetture. Regole che occorre seguire nella preparazione delle auto da corsa.
  • B (Gruppo) – Per l’omologazione in questa categoria era richiesta una produzione minima di 200 esemplari l’anno, poche le elaborazioni ammesse. Non è modificabile la testata del motore (si può intervenire solo sul disegno dell’albero a camme e sui materiali di valvole e pistoni, ma non sulle loro dimensioni), per quanto riguarda il cambio si può lavorare solo sulla spaziatura dei rapporti. L’autobloccante deve essere compatibile con la scatola originaria, non può essere modificata la geometria della sospensione. Il limitato spazio concesso alle modifiche permette alla Federazione un controllo relativamente semplice delle vetture e garantisce alle squadre una stabilità regolamentare indispensabile per impegni pluriennali. Però è permesso omologare versioni profondamente modificate della vettura iniziale, purché prodotte nella misura del 10% rispetto al minimo richiesto (per una Gruppo B bastano cioè 20 esemplari) e ciò garantisce auto sempre aggiornate, fino all’esasperazione.
  • Cir – Il Campionato Italiano Rally è la massima serie italiana e si compone di otto gare, tre delle quali su terra. Sono ammesse vetture dei Gruppi N, R, A, comprese le kit car fino a 1600 cc (ammesse senza prendere punteggio). Dal 2012 possono competere per i titoli oltre alle Super 2000 di vecchia generazione con motore 2 Litri aspirato, anche le nuove con motore 1,6 Litri sovralimentato. Sono ammesse a partecipare alle gare, senza però acquisire punteggi per il campionato, le vetture turbo diesel con cilindrata geometrica fino a 2000 cc di Gr. A e Gr. N. Fino al 2002 potevano correre anche WRC, K11 ed A8.
  • Conduttori – Ogni equipaggio è composto da due conduttori, normalmente il primo è il pilota ed il secondo è il navigatore. Quest’ultimo ha il compito di “ricordare” al pilota la strada sia in trasferimento sia in prova speciale.
  • Controllo a timbro – Durante i trasferimenti gli organizzatori possono prevedere dei controlli a timbro, postazioni dove viene, appunto, apposto un timbro sulla tabella di marcia, per verificare che gli equipaggi rispettino il percorso di gara.
  • Controllo Orario – Prima di ogni prova speciale, all’ingresso del Parco assistenza e dei Riordini gli equipaggi devono presentarsi ad un controllo orario (comunemente chiamato CO) consegnando al cronometrista la tabella di marcia nell’esatto minuto riportato sulla tabella stessa. Ritardi o anticipi nella consegna causano delle penalità in tempo, che si aggiungeranno alla somma totale dei tempi.

  • Delta – La Delta Gruppo A è la vettura che ha vinto il maggior numero di gare valide per il Campionato del Mondo. Nelle sue varie versioni, ha raccolto complessivamente 46 successi nell’arco di 6 anni. Le sei stagioni in cui ha dominato la scena iridata, permettendo alla Lancia di aggiudicarsi altrettante edizioni del Mondiale Costruttori. Lo stesso numero di gare è stato vinto complessivamente dalle Subaru Impreza, ma nei vari allestimenti Gruppo A e WRC. In anni più recenti, La Ford Focus WRC – nel corso della sua intera vita agonistica, dal 1999 al 2010 – ha conquistato complessivamente 44 vittorie assolute. In casa Citroën, la vettura che si è imposta nel maggior numero di rally è la C4 WRC: 36.
  • Esclusione – Si tratta di una delle sanzioni che vengono comminate più di frequente dal Collegio dei Commissari Sportivi. Può essere decisa in caso si riscontri una irregolarità tecnica od un comportamento scorretto del concorrente. L’iniziativa può partire d’ufficio o su reclamo di un altro concorrente. L’esclusione da una classifica comporta l’annullamento del risultato di gara per colui che è stato sanzionato e di conseguenza porta a mutamenti nella posizione di classifica anche per chi lo segue nell’ordine d’arrivo. Da non confondere con la squalifica, la sanzione più grave tra quelle previste dai regolamenti automobilistici, che comporta la perdita definitiva del diritto a partecipare a qualsiasi manifestazione nazionale ed internazionale.
  • Federazioni – L’automobilismo sportivo è governato da varie autorità. La Federazione Internazionale dell’Automobile sovrintende a tutte le serie internazionali ed è diretta da un Presidente e vari organi collegiali. La Fia riconosce nelle singole nazioni uno o più enti affiliati. Per l’Italia si tratta dell’Automobile Club (Aci), che gestisce le discipline dell’automobilismo. Le regolamenta dal punto di vista tecnico-sportivo attraverso una specifica commissione (Csai – Commissione sportiva automobilistica) e si occupa della promozione attraverso la controllata AciSport.
  • Fiche – È il “libretto” delle auto da competizione, in cui sono descritte caratteristiche e misure dei vari pezzi e dispositivi che la compongono. L’omologazione, effettuata dalla Fia su richiesta di un Costruttore, rappresenta l’atto di constatazione ufficiale che un determinato modello è costruito in un numero di esemplari sufficiente per essere classificato in uno o più dei vari Gruppi e quindi utilizzato nelle competizioni. Durante la procedura, viene stilata la “fiche di omologazione” che è una scheda descrittiva delle caratteristiche che permettono di identificare il modello. Una fiche è composta da una parte generale che descrive il modello di base, a cui possono essere aggiunte parti supplementari. Si tratta delle estensioni d’omologazione, che possono essere “varianti”, “errate” o “evoluzioni”.

  • Gruppi – Le auto da rally sono suddivise in Gruppi (in Italia: Gruppo N, Gruppo A, Gruppo R) a seconda delle caratteristiche delle vetture e del loro livello di preparazione. A loro volta, i Gruppi sono divisi in classi di cilindrata. All’inizio dei rally “moderni”, negli Anni ‘60, vennero individuate dalla Federazione internazionale nove tipologie di Gruppi entro i quali suddividere le vetture. Gruppo 1: Turismo di serie. Gruppo 2: Turismo preparato. Gruppo 3: Gran Turismo di serie. Gruppo 4: Gran Turismo preparato. Gruppo 5: Prototipi basati su auto di serie. Gruppo 6: Prototipi. Gruppo 7: Biposto da competizione. Gruppo 8: Formule internazionali. Gruppo 9: Formula libera. Nei rally potevano correre le auto appartenenti ai Gruppi da 1 a 4, con alcune eccezioni per le Gruppo 5. All’inizio degli Anni ‘80 la Federazione internazionale vara una nuova regolamentazione con l’obiettivo di permettere la realizzazione di auto performanti e spettacolari, abbattendo i costi e limitando le possibilità di modifica. Le nuove norme entrano in vigore il 1° gennaio 1982 e prevedono la suddivisione delle vetture in tre Gruppi: N (vetture di Produzione), A (vetture da Turismo) e B (vetture Gran Turismo), in ordine progressivo di sofisticazione.
  • Hans – Un dispositivo di sicurezza introdotto obbligatoriamente nelle massime serie internazionali. Il cosiddetto collare “Hans” (dall’acronimo della definizione inglese Head and neck support) è un supporto ancorato alle cinture di sicurezza e collegato al casco tramite due “cinturini”. In caso di urto, permette di proteggere il rachide cervicale da dannose sollecitazioni antero-posteriori.
  • Iscrizioni – Le iscrizioni ad un rally, escluso quelli validi per campionati Fia, possono aprire al massimo trenta giorni prima dell’inizio della gara e devono chiudersi entro le 20 del lunedì precedente. In Italia esiste un numero massimo di iscrizioni che possono essere accettate da un organizzatore. Non si può superare quota 120 nel caso delle Ronde e dei Rally2, 170 per tutti gli altri rally.

  • Junior – Il campionato Junior è una serie introdotta negli ultimi anni dalla Federazione Internazionale nell’ambito del Campionato del Mondo. Nella prima stagione (2001) era definito “Coppa Piloti Super 1600” e fu vinto da Sebastien Loeb. Come “Campionato del Mondo Junior” si è svolto fino al 2006 ed ha visto i successi di Daniel Solà, Brice Tirabassi, Per-Gunnar Andersson, Daniel Sordo e Patrik Sandell. Nel 2007 ha perso la titolarità di “Mondiale”, in quanto il suo calendario comprende gare esclusivamente europee, ed è stato vinto ancora da PG Andersson. Dal 2008 al 2010 si è tornati alla titolarità piena come JWRC ed ha visto le affermazioni di: Sebastien Ogier, Martin Prokop e Aaron Burkart. Dal 2011 è stato interamente sostituito dalla Wrc Academy Cup, monomarca con le Ford Fiesta R2 gestite da M-Sport e gommate Pirelli. Primo vincitore è stato l’irlandese Craig Breen.
  • Kit car – Tipologia di vetture che rientra nella famiglia delle Gruppo A, anche se nelle gare italiane dà origine ad una classifica separata. Le kit car rappresentano una “variante” di omologazione del Gruppo A. Le “varianti kit” sono utilizzabili solo secondo le condizioni indicate dal Costruttore nella fiche d’omologazione. Vale a dire che non si possono effettuare ulteriori elaborazioni dei pezzi che fanno parte del kit acquistato per la propria vettura.
  • Liatti-Pons – L’ultimo equipaggio italiano ad avere vinto una gara valida per il Campionato del Mondo. Sono purtroppo già passati quindici anni da quando il duo piemontese si impose nel Rally di Montecarlo del 1997 con la Subaru Impreza. Era la prima gara dell’era WRC.

  • Margherita – Il percorso dei rally “moderni” viene definito “a margherita”. Osservando il disegno o la mappa di un tracciato di gara, si nota come si sviluppi attorno ad un punto centrale, il Parco assistenza. Da qui si dipartono trasferimenti e prove speciali che necessariamente devono poi ricondurre i concorrenti alla successiva assistenza. Andando a disegnare una sorta di “petalo”.
  • Note – in prova speciale il navigatore legge le note (una serie di simboli, codici e richiami personalizzati da ogni equipaggio) che descrivono al pilota il tratto di strada che si sta percorrendo. Il regolamento non prevede espressamente la divisione tra pilota e navigatore, si parla genericamente di primo e secondo conduttore che, volendo, possono anche alternarsi alla guida.
  • Origini dei rally – Queste competizioni ebbero inizio in Europa nei primi decenni del ‘900. Si trattava di prove di resistenza per i mezzi e per gli equipaggi che dovevano affrontare lunghe distanze toccando dei punti di controllo predefiniti. Passando gli anni, i rally sono diventati sempre meno lunghi e meno massacranti, dando più risalto all’aspetto agonistico e velocistico.

  • Parco assistenza – È la zona dove i meccanici possono intervenire sull’auto da corsa, sostituendo i pneumatici, riparare i danni di carrozzeria e cambiare eventuali pezzi. Al di fuori del Parco assistenza i meccanici non possono intervenire sulla vettura pena l’esclusione dell’equipaggio dal rally. Pilota e navigatore, invece, possono riparare l’auto con i mezzi che hanno a bordo.
  • Prove speciali – Sono strade normalmente aperte al traffico ma che in occasione di un rally vengono chiuse alla circolazione. I tempi che gli equipaggi impiegano per percorrerle concorrono a formare il tempo finale che conta per la classifica. Il fondo delle prove speciali può essere su asfalto, ghiaia, terra, neve e ghiaccio. La loro lunghezza può variare in base alla tipologia del rally.
  • Quattro – L’auto che ha rivoluzionato i rally, all’inizio degli Anni ‘80. Con il suo motore turbo, e soprattutto la trazione integrale, ha rapidamente fatto “invecchiare” le sue concorrenti dell’epoca tipo la Renault 5 Turbo. Auto eccezionali ma che soffrivano di un evidente gap tecnico nei confronti dell’Audi, soprattutto sui fondi sterrati.
  • Rally – È una competizione automobilistica che si svolge su strade pubbliche. Le vetture sono molto simili a quelle di serie, da cui sono derivate. In particolare i rally sono gare di regolarità, nei trasferimenti tra una prova cronometrata e l’altra le vetture devono rispettare il Codice della strada, con tratti di velocità, le prove speciali, su strade chiuse al traffico che i concorrenti devono percorrere nel minor tempo possibile.
  • Refuel – All’uscita dal Parco assistenza viene allestita una zona refuel. Qui, sotto il controllo di operatori specializzati, commissari di gara ed addetti al servizio antincendio, si provvede al rabbocco di carburante nel serbatoio delle vetture.
  • Riordino – Nel corso della gara sono previsti uno o più riordini, soste con una durata variabile che permettono di ricompattare il gruppo dei partecipanti dopo gli eventuali ritiri di vetture. Dopo ogni riordino è previsto un Parco assistenza ed una zona refuel.
  • Road book – Il navigatore in trasferimento legge il road book, chiamato anche radar, fornito dagli organizzatori dove è segnalata la direzione da seguire, le distanze ed i tempi di percorrenza da rispettare rigorosamente per non arrivare in ritardo ai Controlli orari.
  • Svolgimento di un rally – Superate le verifiche tecniche ogni equipaggio prende il via nella gara distanziato di un minuto (in alcuni casi di due, ad esempio sugli sterrati dove la polvere crea problemi di visibilità) da quello che lo precede. Alla partenza fanno seguito dei tratti di trasferimento, dove occorre osservare il Codice della strada, fino alla partenza delle prove speciali. Questi sono tratti cronometrati chiusi al traffico che gli equipaggi devono percorrere nel minor tempo possibile. La somma dei tempi impiegati nelle prove speciali darà la classifica finale. I concorrenti sono tenuti al rispetto degli orari riportati sulla tabella di marcia che viene consegnata loro alla partenza. Ogni discrepanza, in più o in meno, rispetto all’orario previsto viene sanzionata con una penalità che si va ad aggiungere alla somma dei tempi impiegati per percorrere le prove speciali.

  • Tabella di marcia – Si tratta della “scheda” su cui sono riportati i tempi imposti per la percorrenza dei vari settori e dove vengono annotati gli effettivi tempi di passaggio ai vari controlli orari previsti sul percorso. Viene consegnata una tabella di marcia per ogni sezione. Una sezione è la parte di un rally compresa tra la partenza ed il primo riordino, due riordini successivi o l’ultimo riordino e l’arrivo.
  • Tempo massimo – Un forte ritardo sul tempo di percorrenza imposto, può portare all’esclusione dalla gara. Si considera “fuori tempo massimo” il ritardo superiore a 15 minuti sul tempo previsto tra due CO successivi, di 30 minuti complessivi nell’arco di una sezione o tappa, di un’ora complessiva nell’arco dell’intero rally. Per ritardo si intende il ritardo reale e non la penalità di 10” a minuto che viene erogata.
  • Ufficiali di gara – Il complesso del personale che vigila sul regolare svolgimento delle manifestazioni automobilistiche. Comprendono Direttore di gara, Direttore di prova, Commissari tecnici, Segretari di manifestazione, Verificatori sportivi e tecnici, Capiposto, Commissari di percorso, Cronometristi, Giudici di fatto. I Commissari sportivi, riuniti in Collegio, rappresentano invece il “primo grado” della Giustizia Sportiva, in quanto giudicano le violazioni regolamentari che avvengono durante le competizioni automobilistiche.
  • Verifiche – È l’insieme delle operazioni di controllo della conformità dell’auto e dell’identità dei concorrenti iscritti al rally. Nelle fasi che precedono la gara vengono effettuati due tipi di verifiche. Con le “sportive” si accerta il possesso di tutti i documenti e requisiti che abilitano a partecipare alla corsa, dalla patente di guida alla licenza, dall’iscrizione ai dati caratteristici dell’auto, ecc… . Successivamente, nel corso delle verifiche tecniche pregara, viene effettuato un controllo di carattere generale per stabilire la conformità degli elementi di sicurezza, la rispondenza dell’auto alle caratteristiche Gruppo ed alla classe in cui è stata iscritta, la corrispondenza tra libretto e numeri di targa e telaio. Al termine della corsa vengono solitamente effettuate verifiche tecniche più complete, che comportano misurazioni e smontaggio di parti della vettura. Possono essere disposte d’ufficio, su reclamo specifico di un altro concorrente, su segnalazione del Direttore di Gara o a discrezione dei Commissari Sportivi.

  • World Rally Championship- È il Campionato del mondo rally, articolato su tredici gare. Nel 2012, il campionato si aperto con una gara classica come il Rally di Montecarlo, tornato a far parte della serie iridata dopo esserne rimasto escluso per tre edizioni a causa della diversità di vedute con la federazione internazionale a proposito del format di gara. La stagione conta solo tre gare al di fuori del Vecchio Continente: Messico, Argentina e Nuova Zelanda. L’orientamento della Fia è però quello di ridurre progressivamente nei prossimi anni il numero delle gare europee, in favore dei Paesi emergenti.
  • Zero, Doppio Zero, Triplo Zero – Sono i numeri che identificano le vetture apripista. Queste devono percorrere interamente tutte le prove speciali del rally e devono essere equipaggiate con sirena e lampeggiante. Partono in ordine inverso, dalla “000” alla “0” con tempi diversi rispetto all’orario di inizio della PS. A bordo devono esserci due persone, possono essere guidate solo da titolari di licenza conduttori. Per la “000” e “00” il passeggero deve essere licenziato come conduttore, operatore radio, ufficiale di gara, commissario sportivo o responsabile della sicurezza. Sull’apripista veloce, la “0”, il pilota può avere a fianco solo un licenziato conduttore oppure Operatore Radio. Lo scopo degli apripista è quello di controllare il posizionamento del pubblico e il corretto allestimento delle varie postazioni di controllo e soccorso.

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